Chi Siamo

Diffondiamo idee di valore

Nata nell’aprile 2018 per proseguire il lavoro già svolto negli anni precedenti dal gruppo fondatore, l’associazione “Diffondiamo idee di valore” si occupa di progetti culturali e comunicazione sociale. Aperte al confronto tra saperi, alla convergenza tra discipline e alla condivisione di spazi, le molteplici attività dell’associazione sono rivolte al racconto dell’attualità nelle sue innumerevoli sfaccettature. I temi al centro del dibattito pubblico, le battaglie sui diritti umani, civili e sociali, l’attenzione verso storie e persone, caratterizzano la vocazione inclusiva e la missione più costitutiva dell’associazione: rendere ogni singola azione, anche nella sua forma più alta e consolidata, accessibile a più persone possibili. I due progetti principali sono la rassegna di giornalismo e comunicazione politica Io non l’ho Interrotta e il festival multidisciplinare Conversazioni sul futuro. Negli ultimi anni non sono mancati altri progetti: “Free Patrick Zaki, prisoner of conscience”, edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow” ideata nel 2021 per chiedere l’immediata liberazione dello studente in carcere nel suo Paese come prigioniero di coscienza con una mostra ospitata sulle plance pubbliche di numerose città in giro per l’Italia e nel Convitto Palmieri di Lecce; il format web Sette meno dieci, che nel 2020 e 2021 ha proposto oltre 40 puntate dedicate a presentazioni di libri e approfondimenti; la mostra inedita “Vita su una gamba sola. 10 anni di guerra in Siria” dell’artista e vignettista siriana Amany al-Ali che, oltre alle trentuno illustrazioni dedicate dieci anni di vita a Idlib nel nord del Paese, ha proposto – in una sala del Convitto Palmieri di Lecce – anche una sezione speciale, dedicata alla figura della donna, composta da quattro illustrazioni, definite dalla stessa artista «di ispirazione espressionista». Nel 2019, nell’ambito del Festival Conversazioni sul futuro, è stata ospitata “What Were You Wearing – Com’eri vestita?” a cura di Libere Sinergie. La mostra racconta storie di abusi poste accanto agli abiti in esposizione che intendono rappresentare, in maniera fedele, l’abbigliamento che la vittima indossava al momento della violenza subita.